Un recente studio, “Atmospheric transport and deposition of microplastics in a remote mountain catchment”, pubblicato su Nature Geoscience, dimostra come le microplastiche possano viaggiare nell'aria per moltissimi chilometri, andandosi a depositare anche in aree incontaminate.
Analizzando per un periodo di cinque mesi un'area remota e disabitata dei Pirenei francesi, la ricercatrice Deonie Allen e i suoi colleghi hanno misurato un tasso giornaliero di deposizione di microplastiche pari a 365 particelle per metro quadrato. Si tratta di concentrazioni soltanto di poco inferiori a quelle che si riscontrano nelle aree urbane.
Naturalmente, risulta assai difficile per i ricercatori stabilire con certezza la distanza percorsa e il luogo di provenienza di tali microplastiche. Analizzando e simulando le possibili traiettorie atmosferiche, risulta che le particelle potrebbero provenire da località distanti anche 100 km, o forse più.
È noto a tutti come le plastiche e le microplastiche raggiungono gli oceani tramite i fiumi; questa nuova e inedita ricerca dimostra come - purtroppo - i rifiuti di plastici possono essere trasportati a lunga distanza anche attraverso l'atmosfera. E questo significa che molte aree remote potrebbero non essere così incontaminate, come spesso diamo per scontato.
Per approfondire:
Il Link allo studio
Atlante mondiale della zuppa di plastica
, un libro di Edizioni Ambiente
Sepolti dalla Plastica
Lo spreco funzionale
Le microplastiche possono contaminare anche le falde acquifere sotterranee
dall'Archivo news di Freebook