L’interpretazione di Mediterraneità che intendiamo fare nostra è relativa a una particolare attitudine, una modalità originale di interpretare e vivere l’atto del mangiare, non ridotto a mero fenomeno nutrizionale, ma vissuto come sintesi di un insieme di elementi e di valori propri di quello straordinario luogo geografico, storico, etico e culturale che è il bacino del Mediterraneo. Il tentativo di rendere attuali i tratti più rilevanti della Mediterraneità perché possano ancora oggi essere proficuamente vissuti e adottati costituisce perciò il primo obiettivo di questo elaborato. A muoverci nella direzione di una rivisitazione del concetto di Mediterraneità non è solo il desiderio di cantarne le virtù e appropriarci di ogni possibile spunto di gusto e gratificazione, ma anche un elemento di forte preoccupazione.

L’approccio alimentare mediterraneo – la cosiddetta dieta mediterranea – presenta oggi un’inaspettata fragilità. Inaspettata perché in passato proprio la dieta mediterranea si era dimostrata capace come nessun’altra di integrare al suo interno elementi di straordinaria novità, senza stravolgere la propria fisionomia, e anzi arricchendola. Oggi – al contrario – proprio all’interno dei Paesi del Mediterraneo, gli stili di vita e di alimentazione propri della storia più recente tendono a smarrirsi con facilità, cedendo il passo ad abitudini, stili, modalità di assunzione del cibo provenienti da altre tradizioni, spesso molto più povere di contenuti alimentari, nonché di elementi di socialità e significato. Le conseguenze, in termini non solo sociali, ma anche di salute, sono sotto gli occhi di tutti. Ciò che sembra essersi inceppato è il meccanismo di trasmissione della tradizione, esponendo in questo modo i popoli del Mediterraneo al rischio di smarrire un bagaglio di conoscenze e di comportamenti alimentari unico al mondo.

Per questo, il presente documento nasce da un’urgenza. Si tratta di un richiamo forte all’esigenza di tutelare una ricchezza ereditata dal passato che oggi percepiamo minacciata, la cui rilevanza per il presente appare indiscutibile.


Il Barilla Center for Food & Nutrition

1. Mediterraneità: una straordinaria ricchezza culturale rilevante nella vita contemporanea
Commensalità e Mediterraneità nel XXI secolo, Claude Fischler
1.1 Perché un position paper dedicato alla Mediterraneità?
1.2 Logica e struttura del position paper

2. Le dimensioni rilevanti che definiscono la mediterraneità
2.1 Cosa intendiamo per “Mediterraneità”?

3. La mediterraneità per guidare gli stili di vita e alimentari dell’oggi
3.1 Fattori socio-economici e comportamenti alimentari
3.2 La Mediterraneità tra presente e passato
“Il Mediterraneo dentro”, a cura di Nancy Harmon Jenkins

4. Simboli e archetipi della mediterraneità
Convivialità – La tavola
Arte dei sensi – L’estetica
Mare Nostrum – La macchia mediterranea
Tradizione culinaria – Le ricette
Cultura – I rituali
Tempo – L’ozio
Territorio – Il mercato
“Mediterranei”, a cura di Franco Cassano
Varietà – La memoria e le contaminazioni
Genuinità – La frugalità

5. Mediterraneità, produzioni alimentari e responsabilità d’impresa

6. Alcune riflessioni conclusive

7. Appendice: le caratteristiche salienti della dieta mediterranea

8. Bibliografia

Il Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) è un think tank multidisciplinare fondato nel 2009 all’interno della Fondazione Barilla e trasformato in fondazione autonoma nel 2014, con l’obiettivo di raccogliere e analizzare conoscenze sulla filiera alimentare per proporre soluzioni sostenibili e salutari. Con sede a Parma e finanziato dal Gruppo Barilla, riunisce esperti in nutrizione, economia, scienze ambientali e sociologia per studiare le dinamiche di produzione, consumo e spreco alimentare.

Organizza eventi internazionali, tra cui il BCFN Forum, workshop e webinar, coinvolgendo istituzioni, università e ONG in partnership strategiche. Offre programmi di formazione e comunicazione, webinar e risorse online per sensibilizzare consumatori e operatori del settore sulle sfide nutrizionali e ambientali. Grazie a collaborazioni con FAO, IFAD e altre agenzie internazionali, il BCFN contribuisce a definire linee guida e policy per una dieta sana, equa e rispettosa del pianeta.