25/07/2025

Il Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche

a cura di Forum per la Finanza Sostenibile



Questo documento è stato elaborato a seguito di consultazioni pubbliche svoltesi nel 2024 guidate dal Tavolo per la Finanza Sostenibile (promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze - MEF), a cui ha collaborato il Forum per la Finanza Sostenibile - FFS, con l’obiettivo di proporre un modello volontario e modulare per standardizzare lo scambio di informazioni ESG tra piccole e medie imprese e istituti di credito.


Ogni anno le imprese italiane, e in particolare le PMI, affrontano una crescente complessità nella preparazione dei propri bilanci di sostenibilità. Sebbene gli obblighi normativi ESG, dalla CSRD alla Tassonomia UE, fino al Terzo Pilastro bancario, riguardino formalmente soprattutto le grandi società e le istituzioni finanziarie, le PMI si trovano inevitabilmente coinvolte attraverso le richieste dei propri partner e finanziatori. Le banche, nel rivedere le metodologie di valutazione del merito di credito, inviano questionari spesso frammentati e diversificati; chi intrattiene rapporti con più istituti si vede costretto a riprodurre dati analoghi in formati diversi, con un dispendio di tempo e risorse non trascurabile.

Inoltre, la raccolta delle informazioni ESG richiede competenze specifiche: definire metriche omogenee (emissioni GHG, consumi idrici, superfici impermeabilizzate…), tradurre i requisiti legislativi in indicatori misurabili e garantire l’affidabilità dei dati è un impegno organizzativo e tecnologico che spesso va oltre le capacità di strutture snelle e con risorse limitate, facendo emergere difficoltà, disallineamenti tra sistemi gestionali e carenze nei flussi informativi.

Il documento rappresenta un concreto tentativo di semplificazione e standardizzazione dello scambio di informazioni ESG: un approccio modulare, proporzionato alle dimensioni aziendali, che consenta di concentrare gli sforzi sulle voci critiche e di adottare un unico modello di reportistica riconosciuto da banche e stakeholder.

Obiettivi principali

  1. Standardizzare lo scambio informativo su criteri di proporzionalità, efficienza ed economicità, valorizzando le esigenze normative delle banche;
  2. Accrescere la consapevolezza delle PMI sull’importanza delle metriche ESG e favorirne il progressivo allineamento allo standard VSME di EFRAG;
  3. Porre le basi per progetti pilota e iniziative di formazione, grazie al supporto del Technical Support Instrument della Commissione Europea e del Comitato EduFin del MEF.

Il documento si articola in due sezioni principali. Nella prima viene proposto un elenco di quaranta indicatori, presentati in tabelle chiare e intuitive e suddivisi in cinque aree tematiche: Informazioni generali, Clima, Ambiente, Società e Condotta d’impresa. Per ciascun indicatore sono specificati la tipologia (metriche, politiche e procedure, azioni e obiettivi), l’unità di misura, la priorità assegnata alle microimprese (classe 1 o 2) e i riferimenti normativi bancari di riferimento.

La seconda parte è una guida metodologica dedicata all’applicazione pratica di ogni indicatore: dopo averne definito i termini chiave, il testo propone esempi di tabelle predefinite da compilare (come quelle per i consumi idrici o la descrizione della struttura organizzativa) e illustra le formule di calcolo necessarie, ad esempio per le emissioni di gas serra, il consumo energetico o le superfici impermeabilizzate. Ogni voce è inoltre corredata dai richiami alle principali normative e linee guida in materia ESG (CSRD/ESRS, Terzo Pilastro, SFDR), in modo da garantire trasparenza e coerenza con il quadro regolamentare europeo.

Gli indicatori sono classificati in Priorità 1, ritenuti imprescindibili per le microimprese, e Priorità 2, facoltativi ma consigliati per completare il quadro informativo. Questa distinzione permette alle imprese con risorse limitate di concentrarsi sulle voci essenziali, mentre le banche possono calibrare le richieste in base al rapporto di credito concreto . In caso di dati non disponibili, è ammessa una stima o la risposta “N/D”; per informazioni non pertinenti, “N/A”.

Sebbene non si configuri come standard di rendicontazione, il Documento si integra con CSRD, Terzo Pilastro e Taxonomia UE, e presenta un elevato grado di corrispondenza con il VSME di EFRAG, adattandone il criterio di proporzionalità al contesto italiano. Inoltre, una tabella dedicata confronta le metriche del Documento con gli indicatori della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), evidenziando coerenza con le “5 P” (Persone, Prosperità, Pianeta, Pace, Partnership) e i target nazionali e regionali.

Il documento potrà essere aggiornato con l’evoluzione normativa, e integra allegati quali glossario, schede normative e riferimenti a progetti pregressi del DG Reform. Scarica il PDF per consultare l’elenco completo degli indicatori, le tabelle illustrative e la guida al calcolo, e avvia un dialogo più efficace sul credito verde.