Descrizione e commento generale
Il CONOU – Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati opera da oltre 40 anni nella gestione di un rifiuto pericoloso altamente impattante, come l’olio minerale usato, trasformandolo in una risorsa attraverso un modello avanzato di economia circolare. Il consorzio rappresenta un punto di riferimento a livello europeo per la rigenerazione degli oli usati, raggiungendo nel 2024 una percentuale di rigenerazione pari a circa il 97% a fronte di una raccolta di circa 188.000 tonnellate.
Il documento del 2024 mantiene l’impostazione degli anni precedenti, con un formato narrativo e divulgativo, supportato da indicatori di performance ambientali, economici e sociali, e integrato da grafici, tabelle e schede tematiche che sintetizzano efficacemente i principali risultati e obiettivi. Il report si apre con una riflessione sui concetti chiave di circolarità, valore, responsabilità e fiducia, che vengono assunti come principi guida.
Inquadramento negli Obblighi Normativi
Il CONOU, pur non essendo ancora formalmente soggetto agli obblighi di rendicontazione introdotti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), segue con attenzione l’evoluzione normativa europea e si prepara alla futura applicazione degli ESRS. Tale approccio risponde a una logica di trasparenza e accountability, coerente con la natura istituzionale del Consorzio.
Parallelamente, il Consorzio è pienamente conforme al Dlgs 152/2006, che disciplina la gestione dei rifiuti pericolosi in Italia, inclusi gli obblighi di tracciabilità, autorizzazioni ambientali, prevenzione dell’inquinamento e sicurezza. In ambito europeo, il Consorzio monitora la Tassonomia UE (Reg. 2020/852), senza però fornire nel 2024 dati di eligibility o alignment ex art. 8.
Il Rapporto di Sostenibilità 2024 è redatto in conformità ai GRI Standards 2021, con livello di aderenza “in accordance”, includendo GRI 1, 2, 3 e diversi standard tematici (GRI 301, 302, 305, 306, 403, 405, ecc.). Il documento è stato sottoposto a limited assurance da parte di PwC secondo lo standard ISAE 3000, mentre la valutazione LCA è stata oggetto di revisione indipendente in conformità alle norme ISO 14040, ISO 14044 e ISO/TS 14071. Sono inoltre adottati sistemi di gestione certificati ISO 45001 per la salute e sicurezza sul lavoro.
Analisi di Materialità
METODOLOGIA
L’analisi di materialità del CONOU per il 2024 è stata sviluppata applicando i GRI Standards 2021, con particolare riferimento al GRI 3 – Material Topics. L’approccio metodologico ha incluso diverse fasi:
- Identificazione preliminare degli impatti, attraverso analisi del contesto di riferimento, benchmark di settore, standard di rendicontazione internazionali e rassegna delle principali fonti informative esterne (media e trend ESG).
- Coinvolgimento degli stakeholder interni ed esterni, mediante la sessione dedicata del 18 dicembre 2024: dopo un’induction tecnica sugli standard GRI, i partecipanti hanno espresso valutazioni sugli impatti tramite una piattaforma digitale.
- Valutazione degli impatti, con classificazione in base a tipologia (positivi o negativi), natura (effettivi o potenziali) e ambito (ambientale, sociale, economico). Per gli impatti negativi la gravità è stata stimata considerando entità, portata e irrimediabilità, mentre per i diritti umani è stato applicato un criterio prudenziale che privilegia la gravità rispetto alla probabilità.
- Definizione della lista finale dei temi materiali, ottenuta integrando i risultati della consultazione esterna con l’analisi interna e condivisa con il management del Consorzio.
RISULTATI
Complessivamente sono stati identificati 25 impatti, di cui 23 classificati come rilevanti (significativi o moderati) e 2 non rilevanti ai fini della rendicontazione.
La valutazione ha confermato come temi prioritari per il 2024:
- Qualità e sicurezza del rifiuto
- Economia circolare
- Supporto e coinvolgimento della comunità locale
Con rilevanza immediatamente successiva sono emersi:
- Gestione responsabile degli operatori della filiera
- Gestione dei consumi energetici e il contrasto al cambiamento climatico
Tematiche di priorità più contenuta, ma comunque rendicontate in ottica di trasparenza e miglioramento continuo, sono invece la Valorizzazione del capitale umano, diversità e inclusione e l’Etica e integrità del business e Corporate Governance.
Temi materiali | Impatti associati | Ambito ESG | Standard GRI di riferimento |
Economia Circolare | Risparmio del consumo di risorse naturali dovuto alla produzione di basi vergini nel ciclo alternativo | E/S | GRI 3-3; (contenuti non GRI: risultati LCA) |
Incremento della consapevolezza sulla sostenibilità e promozione dell’Economia Circolare attraverso approcci operativi connessi agli obiettivi ESG stabiliti dal CONOU | |||
Diminuzione dei danni ambientali grazie all’adozione di un processo efficiente di rigenerazione | |||
Qualità e sicurezza del rifiuto | Diminuzione dei danni ambientali grazie a una gestione efficiente di raccolta e trasporto dei rifiuti | E/S | GRI 3-3 |
Incremento dell’efficacia nei metodi di raccolta tramite il costante miglioramento della gestione e dell’analisi dei rifiuti | |||
Incremento dell’efficacia nei metodi di rigenerazione tramite il costante miglioramento della gestione e dell’analisi dei rifiuti | |||
Qualità dell’aria | Inquinamento atmosferico derivante dalle operazioni della Filiera | E | GRI 305 (305-1; 305-2; 305-3; 305-7); 3-3 |
Gestione dei consumi energetici e lotta al cambiamento climatico | Cambiamento climatico derivante dalle operazioni di Filiera | E | GRI 302 (302-1; 302-2); 3-3 |
Consumo di risorse non rinnovabili associati ai consumi energetici | GRI 302; 3-3 | ||
Gestione dei consumi di acqua | Sfruttamento e depauperamento delle risorse idriche | E | GRI 303 (303-1; 303-3); 3-3 |
Gestione responsabile degli operatori della Filiera | Rispetto dei diritti umani lungo la catena del valore | S/G | GRI 308-1; GRI 414-1; 3-3 |
Danni sociali e ambientali derivanti da mancata conformità tra gli operatori della Filiera | |||
Supporto e coinvolgimento della comunità locale | Riduzione delle importazioni nazionali di materie prime | S | GRI 201-1; 3-3 |
Sviluppo economico e distribuzione di valore alle comunità locali dei settori in cui opera il CONOU | |||
Maggiori investimenti in ambito sociale e/o ambientale delle aziende di Filiera nei territori in cui opera il Consorzio | |||
Valorizzazione del capitale umano, diversità e inclusione | Mancata valorizzazione del capitale umano e discriminazione | S | GRI 405-1; 3-3 |
Violazione dei diritti dei dipendenti | |||
Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro | Infortuni e malattie professionali di dipendenti e terze parti | S | GRI 403 (403-1, 403-2, 403-3, 403-4, 403-5, 403-6, 403-7, 403-9); 3-3 |
Innovazione* | Incremento dell’efficacia nei metodi di rigenerazione tramite l’impiego di tecnologie avanzate | E/G | GRI 3-3 |
Incremento dell’efficacia nei metodi di raccolta tramite l’impiego di tecnologie avanzate | |||
Etica e integrità di business e Corporate Governance | Danni al sistema economico legati a comportamenti anticoncorrenziali e attività di corruzione e condotta fraudolenta | G | GRI 205-3; 3-3 |
Supporto e coinvolgimento delle imprese | Maggiore coordinamento operativo e strategico delle aziende consorziate | S/G | GRI 3-3 |
Maggiore stabilità economica per le aziende consorziate e per il sistema economico nazionale |
*Nota: il tema "Innovazione" non è direttamente coperto da standard GRI topic-specific, ma viene ricondotto agli ESRS G1, in quanto attinente a strategia e governance tecnologica.
Analisi degli Stakeholder
METODOLOGIA
Il CONOU ha sviluppato un modello di stakeholder engagement sistematico e multidimensionale, in linea con le best practice internazionali. Il processo si articola in quattro fasi principali:
- Mappatura iniziale, con identificazione dei portatori di interesse lungo la catena del valore, basata su criteri di impatto, influenza strategica e complementarità con la mission consortile.
- Analisi della rilevanza, attraverso la valutazione del grado di influenza sugli obiettivi ESG del Consorzio e dei potenziali impatti delle sue attività su ciascun gruppo.
- Coinvolgimento attivo, con selezione degli stakeholder più rilevanti e attivazione di canali di dialogo strutturati.
- Integrazione, cioè utilizzo del feedback per definire i temi materiali e orientare le azioni di sostenibilità.
Gli stakeholder sono suddivisi tra interni (dipendenti, collaboratori) ed esterni (istituzioni, operatori di filiera, comunità, sistema bancario, ONG). Non viene adottata formalmente la AA1000SES, ma la logica sottostante è assimilabile a un modello strutturato per rilevanza e influenza.
L’approccio di engagement è continuo (operatività quotidiana) e strutturato (riunioni, convention, seminari, fiere, iniziative di comunicazione, collaborazioni). Nel 2024 sono state attivate iniziative specifiche per ciascuna categoria (questionari, workshop, eventi pubblici, presentazioni istituzionali, attività editoriali e media partnership).
Sono stati utilizzati strumenti diversificati: survey e questionari tematici; eventi pubblici e fiere di settore (es. Ecomondo, EcoForum, Cantieri della Transizione); focus group e workshop tecnici con operatori e stakeholder istituzionali; campagne di comunicazione e sensibilizzazione (spot TV, contenuti social); collaborazioni con enti scientifici e universitari; partnership mediatiche con agenzie stampa.
RISULTATI
Il Rapporto di Sostenibilità 2024 distingue tra la mappatura generale degli stakeholder del Consorzio (che comprende istituzioni, enti regolatori, operatori di filiera, comunità locali, media, associazioni di categoria, ONG, università, fornitori, clienti e dipendenti) e la consultazione specifica realizzata il 18 dicembre 2024 nell’ambito dell’analisi di materialità, alla quale hanno preso parte esclusivamente i vertici aziendali, i referenti territoriali, i Concessionari e i Rigeneratori (evidenziati in grassetto nelle tabelle).
La tabella seguente rappresenta dunque la mappatura complessiva degli stakeholder con cui CONOU interagisce stabilmente, integrata dai canali e strumenti di engagement utilizzati.
Stakeholder interni | Categoria | Ruolo strategico | Strumenti di engagement |
Vertici aziendali, dipendenti e collaboratori | – | Gestione operativa quotidiana, sicurezza sul lavoro, presidio della qualità | Formazione continua, monitoraggi interni, iniziative di welfare |
Stakeholder esterni | Categoria | Ruolo strategico | Strumenti di engagement |
Concessionari e rigeneratori | Filiera | Nodi principali del sistema raccolta/rigenerazione; coinvolti nella misurazione e nel miglioramento ESG | Workshop, audit ambientali, contratti di performance, incontri tecnici |
Fornitori di servizi e materiali | Filiera | Supporto a funzioni chiave (es. logistica, ICT, laboratorio); valutati per performance ambientale e ISO | Audit, codici di condotta, checklist di conformità, richiesta certificazioni |
Clienti industriali e utilizzatori | Commerciali | Influenzano standard qualitativi e ambientali della base lubrificante rigenerata | Sondaggi, rapporti tecnici, assistenza post-vendita |
Istituzioni pubbliche e regolatori | Istituzionali | MASE, ARERA, GSE; definiscono contesto normativo e indirizzi strategici | Collaborazioni operative, relazioni formali, risposte a consultazioni |
Organizzazioni sindacali | Sociali | Coinvolte su temi di welfare, contrattazione, salute e sicurezza | Tavoli sindacali, incontri periodici |
Comunità locali e territorio | Territoriali | Impattate dalle attività del Consorzio; target di iniziative educative e ambientali | Campagne informative, eventi locali, piattaforme di dialogo |
ONG e associazioni ambientaliste | Advocacy | Valutano impatti ESG, promuovono istanze ambientali e reputazionali | Tavoli tematici, collaborazione in progetti, comunicazione pubblica |
Sistema bancario e finanziario | Finanziari | Osservatori strategici per lo sviluppo futuro di strumenti finanziari ESG | Incontri strategici, dialoghi su sostenibilità finanziaria, progetti preliminari |
Università ed enti scientifici | Scientifici | Sostegno alle attività di R&D, analisi ambientali, LCA, studi sui contaminanti | Collaborazioni, convenzioni, progetti di ricerca (es. con Università di Roma La Sapienza) |
Analisi e Gestione dei Rischi e Opportunità ESG
METODOLOGIA E FRAMEWORK ADOTTATI
La gestione dei rischi e delle opportunità è integrata nel sistema di governance e negli strumenti organizzativi del Consorzio. Non viene descritto un framework ERM formale né un riferimento a ISO 31000 o TCFD; la classificazione segue invece, come ricostruzione metodologica, l’approccio degli standard GRI 3 (2021), basato sulla valutazione degli impatti positivi e negativi, effettivi e potenziali, in ambito ambientale, sociale ed economico. Per gli impatti negativi la gravità è stata valutata considerando entità, portata e irrimediabilità.
Il presidio è garantito da strumenti specifici:
- Modello 231 e Codice Etico;
- canale di whistleblowing con Organismo di Vigilanza trilaterale;
- certificazione ISO 45001 per la salute e sicurezza;
- verifiche periodiche sulla filiera (contratti, incentivi qualità, controlli analitici).
L’approccio considera inoltre i risultati dell’analisi di materialità e integra misure di miglioramento continuo, come la revisione del Contratto di Filiera e l’aggiornamento delle metodologie di analisi ambientale, relativamente alla gestione della qualità del rifiuto.
RISULTATI
Categoria | Tipologia | Descrizione | Azioni/strategie di mitigazione o valorizzazione |
Qualità dell’aria e clima | Rischio & Opportunità | Emissioni della logistica (NOx, SOx, PM) e benefici da rigenerazione (>90 kt CO₂eq evitate) | Proposta di utilizzo HVO; monitoraggio GRI 305; aggiornamento metodologie LCA |
Qualità e sicurezza del rifiuto | Rischio | Possibili declassamenti e inefficienze di processo | Contratto di Filiera 2025–2027 con incentivi su parametri di qualità (silicio, % acqua, dati) |
Biolubrificanti / PFAS | Rischio & Opportunità | Nuove composizioni del rifiuto e necessità di metodi analitici adeguati | Attività UNI per nuovi standard; test metodologici per PFAS e fluoruri |
Filiera e compliance | Rischio | Non conformità ambientali e sociali degli operatori | Modello 231; Codice Etico; whistleblowing; impegni di trasparenza (AGCM) |
Salute e sicurezza | Rischio | Infortuni e rischi per i lavoratori | Sistema ISO 45001; formazione; consultazione RLS; audit periodici |
Dati e tracciabilità | Opportunità | Necessità di migliorare qualità e affidabilità dei dati lungo la filiera | Requisiti sul dato nel nuovo Contratto di Filiera; digitalizzazione dei processi |
Analisi degli Strumenti di Finanza Green
Il Rapporto di Sostenibilità 2024 non segnala l'uso di strumenti di finanza sostenibile strutturati, come green bond, sustainability-linked loan o fondi tematici ESG. L'approccio del Consorzio resta fondato sul modello economico consortile – contributo ambientale e corrispettivi di filiera – e sulla rendicontazione del valore economico generato e distribuito (GRI 201-1).
Il CONOU monitora con attenzione le novità normative europee e, in particolare:
- segue l'evoluzione della CSRD e dei relativi ESRS, in vista della loro futura applicazione;
- osserva i criteri della Tassonomia UE (Reg. 2020/852), senza però fornire nel 2024 dati di eligibility o alignment ex art. 8;
- non ha ancora definito indicatori tecnici o KPI ambientali collegati alla Tassonomia, ma considera la progressiva integrazione dei requisiti europei come parte del percorso di rafforzamento della trasparenza e della governance ESG.
Pur senza strumenti finanziari green, il Consorzio ha introdotto meccanismi economici di miglioramento della filiera, come il nuovo Contratto di Filiera 2025-2027, che prevede fasce di incentivazione legate alla qualità del rifiuto raccolto (es. contenuto di silicio, percentuale di acqua, qualità dei dati). Questi strumenti, seppur non riconducibili direttamente alla finanza sostenibile, rafforzano la coerenza del sistema con i principi europei di economia circolare.
Indice
Lettera agli Stakeholder
Nota Metodologica
Highlights
Il percorso di sostenibilità del CONOU
1. L’identità del CONOU
La strategia del CONOU - Funzionamento del sistema CONOU
Il coinvolgimento degli Stakeholder
L’analisi di Materialità
2. Struttura organizzativa del Consorzio
La Governance del CONOU
Il modello organizzativo
3. II Sistema CONOU e la sua Filiera
Gli attori del sistema CONOU
Il mercato dei lubrificanti in Italia
I numeri del Sistema e le attività di raccolta e rigenerazione
Qualità dell’olio usato
Nuove frontiere e tecnologie di ricerca
Il 2025: tendenze del mercato e andamento della raccolta
4. L’impatto ambientale
I consumi e le emissioni del CONOU
Il ciclo del CONOU
Life Cycle Assessment: Metodologia dell’analisi
Confini dell’analisi LCA
Risultati LCA
Iniziative a contrasto del cambiamento climatico e spunti di miglioramento
La Circular Economy degli oli usati gestiti dal CONOU
5. L’impatto sociale
Le persone del Consorzio
Salute e Sicurezza per il Consorzio
La Comunicazione del CONOU per l’Economia Circolare
Il futuro è oggi
6. L’impatto economico e occupazionale
Valore economico direttamente generato e distribuito
7. Concessionari e Rigeneratori
8. Perimetro e impatto delle tematiche materiali
9. Indice dei contenuti GRI
Contenuti non GRI: risultati dell’analisi LCA
10. Relazione della società di revisione indipendente
Third-party assurance
ENTE VERIFICATORE: PricewaterhouseCoopers S.p.A. (PwC Italia)
PwC S.p.A. è la società di revisione italiana appartenente al network globale PwC, fondato nel 1998 dalla fusione tra Price Waterhouse e Coopers & Lybrand. Opera in oltre 150 Paesi ed è uno dei principali player mondiali nei servizi professionali (audit, consulenza, fiscalità e transaction services). In Italia è presente con sedi a Milano, Roma, Torino e in altre città, impiegando migliaia di professionisti con competenze anche in materia di sostenibilità e rendicontazione non finanziaria.
Nel periodo di rendicontazione 01/01/2024–31/12/2024, PwC S.p.A. ha svolto un engagement di limited assurance, secondo ISAE 3000 (Revised), sul Rapporto di Sostenibilità del CONOU. L’attività ha escluso lo studio di Life Cycle Assessment (LCA), sottoposto invece a verifica indipendente da parte di un ente terzo specializzato, che ha confermato la conformità alle norme ISO 14040 e ISO 14044, secondo la metodologia ISO/TS 14071:2014.
PRINCIPALI FINDINGS
L’attività di limited assurance condotta da PwC ha confermato la coerenza e la correttezza complessiva dei dati ESG riportati nel Rapporto, senza rilievi significativi sull’informativa oggetto di limited assurance. Il Rapporto specifica che l’LCA è stato oggetto di una revisione separata che ha validato la conformità agli standard internazionali di riferimento sopra indicati.
Nel complesso, l’esame limitato ha avuto esito positivo e ha attestato l’affidabilità dell’informativa pubblicata dal Consorzio.
SCHEDA RIASSUNTIVA
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Verificatore |
PricewaterhouseCoopers S.p.A. (assurance sul Rapporto); |
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Periodo di riferimento |
Esercizio 2024 (01/01/2024–31/12/2024). |
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Standard applicati |
ISAE 3000 (Revised) – limited assurance sul Rapporto; GRI Standards 2021, “in accordance” per la rendicontazione; LCA: ISO 14040:2021, ISO 14044:2021; critical review ISO/TS 14071:2014 (verifica separata). |
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Ambito di verifica |
Rapporto di Sostenibilità 2024 (dati ESG); esclusa l’LCA dallo scope dell’assurance PwC (coperta da verifica terza separata). |
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Metodologia |
Esame limitato (limited assurance engagement) sul Rapporto di Sostenibilità 2024; le procedure di assurance non hanno incluso i dati e le informazioni LCA; verifica indipendente dello studio LCA da ente di certificazione, con audit di conformità agli standard indicati. |
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Risultati principali |
Assurance esterna presente (GRI 2 5) sul Report 2024; nessun rilievo indicato nelle parti disponibili; LCA verificata separatamente con conformità a ISO 14040/14044 e revisione ISO/TS 14071; chiarezza di perimetro tra assurance del Report e verifica LCA. |
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Esito e parere |
Parere positivo con limited assurance secondo ISAE 3000 Revised; LCA conforme a ISO 14040/14044 (verifica separata). |
CONOU, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati
IL CONSORZIO
Il CONOU, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, è un’eccellenza dell’economia circolare italiana che trasforma gli oli lubrificanti usati da rifiuti a risorse.
Il Consorzio è un modello all’avanguardia in campo internazionale: in Europa si avvia a rigenerazione una quota pari solamente al 60% dell’olio lubrificante usato raccolto, mentre in Italia questo rapporto arriva a circa il 99%, e il processo è capace di garantire diversi benefici, quali:
- minori emissioni di CO2
- ridotto consumo d’acqua e di suolo
- costi inferiori nella bolletta energetica
Introdotto nel 1982 con il decreto 691 del Presidente della Repubblica e denominato fino al 2017 COOU (Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati), il CONOU è la prima agenzia ambientale dedicata alla raccolta e alla gestione dell’olio minerale usato, un rifiuto pericoloso.
RACCOLTA, TRATTAMENTO E RIGENERAZIONE DEGLI OLI USATI
La filiera consortile raccoglie, gestisce e avvia a rigenerazione l’olio lubrificante usato in tutta Italia con risultati eccellenti, sfiorando il 100% di circolarità. Il CONOU si avvale di circa 60 imprese che, su tutto il territorio nazionale, raccolgono l’olio usato per selezionarlo presso i propri impianti prima di avviarlo alle diverse destinazioni di smaltimento e recupero.
LA FILIERA
Il CONOU opera attraverso una rete di raccolta lungo tutta la Penisola, costituita da 58 aziende concessionarie, e si avvale di tre impianti di rigenerazione. I valori che da sempre ispirano l’attività della filiera sono:
- condivisione tra le aziende
- innovazione tecnologica
- orientamento alla sostenibilità
LA RACCOLTA DEGLI OLI LUBRIFICANTI: LE AZIENDE CONCESSIONARIE
L’attività di raccolta degli oli lubrificanti avviene tramite imprese private autorizzate, che garantiscono standard qualitativi e di sicurezza. I concessionari raccolgono, con i propri automezzi, gli oli lubrificanti usati da officine e fabbriche per poi stoccarli nei propri depositi. Quindi, l’olio raccolto viene pretrattato e poi consegnato alle raffinerie di rigenerazione. Qui l’olio viene analizzato, rigenerato e riportato a nuova vita come lubrificante.
La raccolta viene effettuata senza oneri a carico del detentore, mentre i costi della raccolta sono coperti dal Consorzio.
Il CONOU, inoltre, elargisce un corrispettivo economico alle imprese di rigenerazione (legge 166 del 20 novembre 2009) per consentire loro di commercializzare le basi rigenerate a prezzi di mercato. Il servizio di raccolta è del tutto gratuito per i produttori di lubrificanti usati non contenenti sostanze che ne impediscano la rigenerazione. In quest’ultimo caso, gli oli sono inviati alla combustione o, in casi estremi, alla termodistruzione, e il costo relativo è a carico del detentore del rifiuto.
Qualità e sicurezza sono indispensabili per far parte della filiera. Le aziende concessionarie del CONOU sono in possesso della certificazione di qualità ISO 9001 e di quella ambientale ISO 14001, oppure ancora della registrazione ambientale EMAS.
CHIUDERE IL CERCHIO DELL'ECONOMIA CIRCOLARE: LE AZIENDE DI RIGENERAZIONE
La rigenerazione dell’olio minerale è una fase fondamentale dell’attività del Consorzio, perché grazie ad essa l’olio raccolto da rifiuto pericoloso diventa risorsa. Il processo di rigenerazione avviene nei tre impianti nazionali gestiti dal Consorzio e si caratterizza per il suo alto rendimento.
Da 100 kg di olio usato si possono ottenere circa 65 kg di olio base rigenerato e 22 kg di gasolio e 8 kg di acqua restituita all’ambiente completamente depurata. Solo 5 kg di scarti di processo vengono inviati per possibili ulteriori valorizzazioni: quantità che consentono un risparmio significativo nella bolletta energetica. In Italia, infatti, il 25% circa del mercato delle basi lubrificanti è costituito da basi rigenerate.
GOVERNANCE
L’economia circolare dell’olio lubrificante usato si basa sulla collaborazione tra gli attori della filiera. È questa la chiave vincente per chiudere il cerchio. Il CONOU, con la sua struttura snella e orizzontale, si propone in tal modo di valorizzare il territorio.